sabato 12 dicembre 2015

Honda RVF RC 45



   

Nel 1993 la Honda RC30 aveva raggiunto la fine del suo sviluppo e serviva una nuova arma per combattere nell’agguerrito campionato Superbike, dove anche la Ducati stava sviluppando la nuova 916 in sostituzione della 888 vincitrice nel ’92. La casa nipponica aveva già in casa dal 1985 il progetto RVF750 destinato alle competizioni su strada ed Endurance, ma visto che i regolamenti sia del TT sia del campionato World Endurance si erano ormai uniformati a quelli della SBK, imponendo l’obbligo per i costruttori di realizzare un modello stradale come base di quello da gara, decise di rifare questo progetto, mantenendone però la sigla vincenteRVF750.

Nel 1994 venne dunque presentata la nuova RC45, il cui motore affondava le radici nel V4 della VFR750F. Ne vennero costruiti solo 200 esemplari, necessari per l’omologazione, di cui 50 esportati negli USA. In Italia il prezzo era di 42.975.000 lire.
Il motore quadricilindrico a V di 90° aveva una cilindrata di 749,2 cc alimentato a iniezione elettronica PGM-FI con distribuzione DOHC comandata tramite due cascate di ingranaggi. A differenza delle VFR (F ed R) in cui la cascata di ingranaggi che comanda gli alberi a camme si trovava al centro del motore fra le due bancate, nella RVF questa fu spostata a lato destro del motore, riducendone gli ingombri.
Le misure vitali del motore RC45 erano 72 mm di alesaggio per una corsa di soli 46 mm. Queste misure superquadre, più estreme di quelle della RC30 (70 x 48,6 mm) consentivano alla RC45 di raggiungere regimi di rotazione ancora più elevati. La potenza delle versione stradale raggiungeva i 120 CV a 12.000 giri, con una coppia di 7,7 kgm a 10.000, mentre il rapporto di compressione raggiungeva 11,5:1 e la velocità massima era di 260 km/h.
Anche l’adozione, come sulla RC30, di bielle in titanio e altre soluzioni che limitavano fortemente gli attriti, contribuirono al raggiungimento di elevati regimi di rotazione senza dispersioni di potenza. L’iniezione elettronica PGM-FI(ProGraMmed Fuel Injection) era simile a quella utilizzata sulla NR750 a pistoni ovali, e utilizzava 4 corpi farfallati da 46 mm. Infine il cambio a 6 rapporti, del tutto simile a quello della VFR750, aveva una frizione antisaltellamento con dischi da 140 mm.
A livello ciclistico la RC45 vantava un telaio a doppia trave diagonale in alluminio scatolato e un forcellone monobraccio con sistema Pro-Arm, realizzato in fusione d'alluminio e monoammortizzatore regolabile, mentre all’avantreno c’era una forcella a steli rovesciati Showa da 41 mm. I cerchi, a razze concave con sezione a U, erano “misti” con l’anteriore da 16” e il posteriore da 17”, con pneumatici 130/70 e 190/50.
I freni anteriori (gli stessi della NR750) avevano un diametro di 310 mm, con pinze a 4 pistoncini, mentre il posteriore era di 220 mm con pinza a doppio pistoncino. Infine la carrozzeria era realizzata in ABS con il serbatoio in alluminio e la carenatura fissata per mezzo di viti a sgancio rapido. Le misure vitali della RC45 erano: lunghezza 2.110 mm, interasse 1.410 mm, inclinazione cannotto di sterzo 24°30', peso a vuoto 189 kg, capacità serbatoio 18 litri. (fonte motoblog.it)

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