mercoledì 8 giugno 2016

Grandi case motociclistiche italiane : Laverda



    Moto Laverda si è caratterizzata nella sua storia come azienda eclettica, innovativa ed audace, attenta a seguire la passione degli amanti delle due ruote, rapida nel rimettersi in discussione e nello sviluppare i prodotti più disparati: dalle moto utilitarie, veloci ma affidabili degli anni ’50, alle possenti maxi degli anni ’60 e ’70 che infiammarono le competizioni di durata, per finire alle potenti ed innovative 125 degli anni ’80.
Fondata il 13 ottobre 1949 da Francesco Laverda, Moto Laverda nasce a Breganze, in provincia di Vicenza, come azienda per la produzione di motociclette.
Il primo modello, Laverda 75, viene presentato ufficialmente nel 1950.
L’impegno nelle competizioni sportive ed i successi alle diverse edizioni del Giro d'Italia, del Motogiro, del Campionato italiano di regolarità - oltre ad una serie numerosa di vittorie in gare nazionali e internazionali con le Laverda 75 e dal 1955 con le Laverda 100 - consentono alla piccola azienda di crescere e di iniziare a farsi conoscere tra gli appassionati.
Fino alla metà degli anni Sessanta, la produzione si concentra sulle moto di piccola cilindrata, sui ciclomotori e sugli scooter. E' il luglio 1958 quando viene presentato il Laverdino 48 - ciclomotore a 4 tempi - e un anno più tardi debutta lo scooter 49 cc, mentre il 1961 è l'anno della Bicilindrica 200.
Sul finire degli anni Sessanta, Massimo Laverda, figlio del fondatore Francesco, imprime una svolta importante alla gamma del marchio di Breganze, spingendo la produzione dell'azienda verso moto di cilindrata più alta.
Già nel 1966 la presentazione della Laverda 650 cc. viene accolta favorevolmente dal pubblico ma il grandissimo successo giunge negli anni Settanta con la Laverda 750 che, esportata in tutto il mondo, dà il via ad una fortunatissima serie di moto sportive che creano il mito intorno al marchio di Breganze.
Nel 1970 nasce la serie Laverda 750 SF che arriva fino al 1976, quando la domanda del mercato si rivolge verso cilindrate ancora superiori a quella che, fino ad allora, aveva classificato Laverda SF come regina delle maxi sportive.
Di grande impatto stilistico, con la colorazione arancione, le Laverda SFC, versione competizione, dal 1968 al 1976 collezionano una nutrita serie di vittorie nelle sfide sportive riservate alle moto di serie, dal Motogiro d'Italia del 1968 alle gare di regolarità e velocità in tutta Europa.
Dalla metà degli anni settanta si intensifica la produzione delle maxi moto di cilindrata 1000 e 1200 anche se, progettualmente, l'idea di una 1000 nasce alla fine degli anni Sessanta contemporaneamente alla SF 750.
La produzione della Laverda 1000 con diverse versioni, dalla 3 CL alla Jota arriva fino alla fine degli anni Ottanta. In particolare, viene molto apprezzata la Laverda 1000 RGS (Real Gran Sport), presentata al salone di Milano nel 1981.
Dalla 750 SF, in tutte le sue svariate versioni, fino alla RGS l'arancione tipico delle Laverda entra nel cuore degli appassionati che ne apprezzano la personalità e le prestazioni tipiche delle moto super sportive italiane.
La produzione Laverda si completa con la gamma di moto dalle cilindrate più piccole 350 e 500 e inseguendo lo sviluppo tumultuoso del mercato “giovane” dei 125 cc e delle moto Cross.
Merita una citazione - per il grande livello tecnico raggiunto negli stabilimenti di Breganze - il coraggioso esperimento della Laverda 1000 con motore a V di 90° a 6 cilindri, che tuttavia si dimostra progetto molto complesso da perfezionare.
Negli anni Novanta l'azienda registra una fase di profonda crisi finanziaria e di mercato, causata anche da una politica di diversificazione produttiva che non ottiene i risultati sperati.
Nel Duemila Laverda entra a far parte del Gruppo Aprilia e, forte dell’eclettismo che ne ha sempre segnato la storia, torna sul mercato con uno scooter targato, il Phoenix, una famiglia di quad - prodotti pensati per l’allora nascente mercato delle quattro ruote leggere – e la maximoto SFC, apprezzatissimo progetto one off.
Nello stesso periodo nasce il Laverda Club Italia, punto di riferimento per i migliaia di appassionati e collezionisti.
(fonte Laverda) foto, motociclismo.

domenica 5 giugno 2016

20.000 visualizzazioni da Gennaio 2016 !!!

Ciao un grazie a tutti quelli che hanno visitato il sito, abbiamo superato le 20.000 visualizzazioni in pochi mesi , con una media giornaliera di 300-400 visite.
Il sito è gestito in modo amatoriale, nei ritagli di tempo, con la passione per il mondo delle due ruote a 360°.

Buon divertimento!!


http://www.roadracingcore.com/it/


Sito che parla delle "Road race " ovvero le corse che si svolgono su strada.



sabato 4 giugno 2016

Suzuki RG500 Gamma BRAND NEW never started

Per chi avesse 35,000 sterline da investire...sul sito di ebay uk.

http://www.ebay.co.uk/itm/Suzuki-RG500-Gamma-BRAND-NEW-never-started-or-ridden-investment-not-RD500-/291777965135?hash=item43ef526c4f%3Ag%3AajQAAOSwJblW~aY5



martedì 31 maggio 2016

Tourist trophy orari e gare




    Domenica 29 maggio sono iniziate le prove libere della corsa più pazza e spettacolare al mondo. Il TT sta scaldando i motori in attesa di sabato 4 giugno, giorno di inizio delle gare che proseguiranno fino a venerdì 10. Un programma ricco che vedrà al via alcuni dei migliori piloti di road racing: con 23 vittorie e 44 podi, John McGuinness è l'uomo da battere anche in questa edizione: il 44enne britannico ha la possibilità di battere il record di vittorie del grande Joey Dunlop.
A contendere lo scettro a McGuinness ci saranno i soliti Ian Hutchinson su Tyco BMW, protagonista di una prestazione maiuscola alla NorthWest200, e Michael Dunlop, erede della dinastia più famosa delle Road Races. Attesissima la presenza di Bruce Anstey, vincitore della sua prima gara in classe Superbike l'anno scorso, che si presenterà al Mountain alla guida di una Honda RC213V-S, derivata dai prototipi che calcano le piste del Motomondiale con Dani Pedrosa e Marc Marquez. La vera novità di quest'anno è l'introduzione in gara delle 500 2T, tra cui la stupenda Suter MMX 500, un ritorno al passato che "gaserà" non poco i presenti. Per quanto riguarda gli italiani, saranno tre al via: il veterano Stefano Bonetti affronterà il suo 11° TT portando in gara una Kawasaki Ninja ZX-10R, mentre Marco Pagani (miglior rookie di sempre al Mountain) correrà su una BMW S 1000 RR. Debuttante assoluto è Alex Polita, due volte campione della della FIM Superstok 1000 e un passato in World Superbike, anch'egli alla guida di una superbike della casa di Monaco. Tra gli assenti citiamo Guy Martin che ai muretti del Mountain ha preferito una gara di mountain bike nordamericana.
Anche quest’anno seguire il TT è possibile attraverso due strumenti: il Live Timing (www.iomtt.com) e la Manx Radio TT (www.manxradio.com). Non ci sono dirette TV dall’Isola ma Sport Mediaset trasmetterà gli highlights a partire dalle 21.00 di sabato 4 giugno sui canali Premium Sport 2 e Premium Sport 2 HD.(fonte insella.it)